LE METROPOLI DEL PORSCHE JAZZ FESTIVAL A PADOVA
L’inverno padovano si riempie di “Pensieri e altri suoni” con il Porsche Live. E’ il jazz della rassegna più elegante della città che quest’anno sceglie uns et internazionale, tra New York. Parigi, Città del Messico e Berlino.
Si parte questa sera con la città di New York. Il primo appuntamento della giornata è alle 17.00 al Caffè Pedrocchi con l’artista Daniel González. Si continua alle 19 sempre al Caffè Pedrocchi, con una conferenza sulla vita di Thelonious Monk (relatore Maurizio Franco). Infine l’ouverture della rassegna al Teatro Verdi alle 21 con il Mark Turner Quartet e la Lydian Sound Orchestra. Perchè la Grande Mela? Perchè durante la serata verranno proiettati i migliori scatti dedicati a New York realizzati da Pino Ninfa e altri fotografi italiani.
Domani la giornata divide il suo cuore a metà tra Parigi e Città del Messico. A farci sognare la Francia sarà, alle 21 e sempre al Verdi, il quartetto di Aldo Romano “Inner Smile” con Enrico Rava. Per quanto riguarda il Messico invece ci penserà il sassofonista Francesco Bearzatti con il suo progetto dedicato a Tina Modotti, il Tinissima Quartet. Durante il concerto verranno proiettati scatti della fotografa messicana. Se non avete mai visto gli scatti della Modotti fiondatevi! Altre “visioni” di Città del Messico, nel corso del pomeriggio al Pedrocchi grazie al fotografo Gianni Maffi.
La rassegna chiude sabato 4 febbraio con un programma dedicato a Città del Capo e Berlino. Il pomeriggio al Pedrocchi ci fa conoscere l’artista Stacy Hardy seguita poi dal poeta africano Mak Manaka.
Tutta tedesca è l’esibizione serale al Verdi del duo composto Stockausen- Snétberger (tromba + chitarra) anche se a chiudere ufficialmente la rassegna sarà lo scenografico gruppo di percussionisti franco-burkinabesi Sokan.
Meglio sottolineare: il ricavato delle prime due serate andrà interamente devoluto a C.A.S.O.P. onlus, Comitato per l’Assistenza Socio Sanitaria in Oncoematologia Pediatrica del Prof. Zanesco di Padova, mentre l’ultima serata sarà dedicata all’Associazione di Musicoterapia “Nuova Realtà”.
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )I COLORI DEL SACRO: ARIA
Se siete tra quelli che non sono mai entrati in un Museo Diocesano, ricredetevi. L’Arte è arte, ovunque venga contenuta. Se poi l’occasione è una rassegna come “I Colori del Sacro“, a Padova, riponete davvero le vostre riserve in valigia, fatevi forza ed entrate perchè rimarrete stupiti.
L’occasione è la rassegna internazionale di illustrazione „I Colori del Sacro“ che, dopo acqua, terra e fuoco dedica la sua edizione 2012 all’aria, elemento primo delle atmosfere di ricerca dell’Assoluto.
A dipanare un progetto che, biennio dopo biennio, ha preso in esame tutte le declinazioni degli elementi che danno e assicurano la vita è una selezione di 90 artisti da tutto il mondo (cristiani, musulmani, ebrei, seguaci di culti orientali e atei) con altrettante opere esposte da oggi fino al 3 giugno nelle Gallerie del Palazzo Vescovile di Padova (a fianco del Museo Diocesano).
Allegre o inquietanti, colorate o sfuggenti le tavole della Rassegna colgono l’inafferrabile che caratterizza appunto, l’aria. Firme famose ma anche voci freschissime interpretano secondo i più vari sentire l’elemento impalpabile: trasparente e pura ma anche micidiale veleno; soffio vitale o trascendenza divina, vento o messaggero degli Dei.
Parallele alla mostra ci sono un sacco di proposte didattiche, di occasioni di approfondimento e confronto rivolte ai più giovani e soprattutto alle famiglie.
Io ad ogni edizione compro un manifesto per regalarlo a mia mamma. Sempre fatto un figurone.
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )URBANIZE ME
La notizia è già di qualche giorno fa: Vicenza e Padova assieme per la street art. I due capoluoghi veneti hanno scelto di firmare in tandem un progetto per poter accedere ai finanziamenti messi a disposizione dal Governo e dall’Anci per promuovere una politica organica che sappia investire sui giovani come risorsa.
Il costo del progetto, che verrà attuato solo se i soldi arriveranno però (ahi ahi ahi), ammonta a 62.500 euro.
Il progetto ideato, chiamato “Urbanize-me”, di cui il Comune di Padova è capofila, prevede una serie di azioni, alcune delle quali coinvolgeranno anche Vicenza. Tra gli eventi principali l’allestimento di una mostra collettiva itinerante delle opere dei writers che raggiungerà sia Vicenza che Padova. Inoltre l’iniziativa verrà promozionata coinvolgendo anche le scuole della città.
Collaborano alla realizzazione dell’iniziativa la Società Cooperativa Sociale Cosmo di Vicenza e per Padova l’associazione di promozione culturale Ologram e la cooperativa sociale Stella Polare.
Il progetto fa seguito ad un’iniziativa che l’assessorato alle politiche giovanili di Vicenza ha promosso nel 2009 con la quale sono stati individuati degli spazi da affidare ai writers per la realizzazione di murales come risposta ai fenomeni di imbrattamento degli edifici e dei monumenti.
L’unica notizia certa è che anche quest’anno verranno messi a disposizione degli spazi ed in particolare pareti mobili che verranno collocate in luoghi simbolici della città e che costituiranno una mostra itinerante..
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )Miopi e Conformisti
“Uno spettro si aggira per l’Italia: solo questo è rimasto della vittima eccellente del nostro tempo, la cultura. Si è spenta, o a essere ottimisti è in coma, l’idea di pensiero come valore civico e civile, come vero sforzo di comprensione del reale, come libertà. Avevano già inflitto un serio colpo alla cultura i linciaggi di partito come quello a Hannah Arendt. L’hanno ridotta in fin di vita terribili silenzi come quello sul caso Solzenicyn. Le stanno dando il colpo di grazia le dietrologie, dall’11 settembre alle intercettazioni telefoniche; la rivalutazione dei dittatori altrui, il pensiero doppio di un Nobel come Saramago che tuona contro la censura di un libro fotografico blasfemo (per i cattolici) dopo averla invocata per vignette altrettanto blasfeme (ma per gli islamici). Che ne è stato degli irregolari come George Orwell e Albert Camus, dei grandi intellettuali anticonformisti come Georges Bernanos e Simone Weil, che tradirono la loro appartenenza per non tradire se stessi? L’arma del delitto ultimamente è sempre il conformismo, che strumentalizza la realtà e distrugge gli individui a colpi d’ideologia. E come in un romanzo giallo troppo sperimentale, alla fine l’assassino coincide con la vittima: è la casta culturale italiana che, con il suo strabismo e i suoi pregiudizi, ha ucciso la cultura”.
da PIERLUIGI BATTISTA “I Conformisti. L’estinzione degli intellettuali d’Italia” , Ed. Rizzoli
L’autore è a Padova (Centro Culturale S. Gaetano) questa sera alle 21 per presentare proprio il suo ultimo saggio sul conformismo le cui prime righe mi sembrano decisamente interessanti…
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )IL CAMPIONATO CHE METTE LE AAAAAAALI!!
Carta e fantasia sono gli unici strumenti che servono per partecipare ad un campionato mondiale assolutamente “fuori” in tutti i sensi, quello degli Aeroplanini di Carta.
Mi scoccia un po’ che questa ideona sia venuta ad una multinazionale stra-conosciuta, la Red Bull, che la usa in realtà solo per promuovere la sua bibita che sa di sciroppo per la tosse andato a male. Però bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare: è davvero un’iniziativa che riesce ad unire la nostalgia dei giochi infantili, la creatività e lo sport in una commistione davvero inedita.
L’attività, una volta praticata nell’antica Cina per ingannare il tempo, è giunta nei secoli fino a noi e vedrà la sua apoteosi tra l’1 e il 2 maggio 2009, quando i migliori piloti – il concorso è riservato agli studenti universitari – selezionati nelle rispettive qualificazioni nazionali si incontreranno per sfidarsi alle finali mondiali presso l’Hangar-7 di Salisburgo, in Austria, per conquistare il titolo di Red Bull Paper Wings World Champion!
La prima edizione dell’evento, nel 2005/2006 ha visto oltre 10.000 piloti provenienti da 48 Paesi prendere parte alle 260 qualificazioni in giro per il mondo, con lo scopo di planare alla finalissima, dove sono stati premiati i vincitori assoluti nelle categorie: “volo più lungo”, “maggiore permanenza in aria” e “volo più acrobatico”. I record nazionali da battere sono quelli stabiliti rispettivamente a Cagliari (39,05 metri) e a Torino (6,60 secondi).
Per questa seconda edizione i numeri si sono già raddoppiati: 85 sono i Paesi in gara che stanno realizzando le selezioni dei piloti. In Italia sono previste sessioni di qualifiche presso i principali atenei. A Padova si tengono oggi al Couver Tennis , mitico luogo di perduta giovinezza dove andavo a fare finta di giocare a tennis (e, per la cronaca, non ho mai preso neanche una palla).
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )LA SCIENZA IN VETRINA CONTRO I TAGLI
Una primavera all’insegna del turismo “slow” e del birdwatching: è quella che attende tutti i visitatori del Parco del Delta d <!– /* Style Definitions */ p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal {mso-style-parent:””; margin:0cm; margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; font-family:”Times New Roman”; mso-fareast-font-family:”Times New Roman”;} p.MsoBodyText, li.MsoBodyText, div.MsoBodyText {mso-style-parent:Default; mso-style-next:Default; margin:0cm; margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; mso-layout-grid-align:none; text-autospace:none; font-size:12.0pt; font-family:Arial; mso-fareast-font-family:”Times New Roman”; mso-bidi-font-family:”Times New Roman”;} p {mso-margin-top-alt:auto; margin-right:0cm; mso-margin-bottom-alt:auto; margin-left:0cm; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; font-family:”Times New Roman”; mso-fareast-font-family:”Times New Roman”;} p.Default, li.Default, div.Default {mso-style-name:Default; mso-style-parent:””; margin:0cm; margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; mso-layout-grid-align:none; text-autospace:none; font-size:12.0pt; font-family:Arial; mso-fareast-font-family:”Times New Roman”; color:black;} @page Section1 {size:612.0pt 792.0pt; margin:70.85pt 2.0cm 2.0cm 2.0cm; mso-header-margin:36.0pt; mso-footer-margin:36.0pt; mso-paper-source:0;} div.Section1 {page:Section1;} –>
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Il sottofinanziamento della ricerca scientifica compromette pesantemente la qualità della didattica e lo sviluppo della ricerca e del sapere, elementi indispensabili per il futuro del nostro paese. Per sensibilizzare tutti, soprattutto la “gente comune” (io son convinta che non esista “gente comune”, ma così si suol dire), sull’importanza della sopravvivenza della scienza, l’Università di Padova si è messa in gioco con “La scienza in vetrina”, un progetto di divulgazione culturale della Facoltà di Scienze Matematiche, fisiche e naturali.
In pratica si tratta di un paio di incontri conoscitivi – il primo oggi, il secondo il prossimo 5 marzo – sui progetti scientifici d’eccellenza a cui sta lavorando l’Università di Padova, concentrandosi in modo particolare su quello relativo alla fusione termonucleare del Dispositivo RFX.
In giorni prestabiliti, durante l’anno, è possibile anche visitare il “ciambellone” del Progetto ITER per la fusione dei nuclei leggeri da cui creare energia alternativa. E’ una visita interessante, a cui possono partecipare davvero tutti, bambini compresi, perché tecnici, fisici ed ingegneri del Consorzio RFX vi spiegheranno davvero tutti i segreti dell’universo.
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )MALAZETA, O IL TEATRO DEL SILENZIO
Questa sera al Cafè Au Livre di Padova (un giorno forse mi prenderò del tempo per illustrarvi uno dei miei locali preferiti) va in scena Dio Era Tra Noi, il musical tratto da “Se Questo è un uomo” e “I Sommersi e Salvati” di Primo Levi. Sullo sfondo di tematiche che ricordano la tragicità dell’olocausto, il gruppo Indie/Rock dei Malazeta e MUK, l’attore sordo (e amico) Antonio Pellegrino interagiranno in un esperimento di musical accessibile.
L’attore sordo è al centro della comunicazione, e la arricchisce con un contributo che rinforza per tutti il coinvolgimento nello spettacolo. Con la sua presenza infatti la musica, oltre ad essere suonata, viene narrata anche visualmente mescolando le performance del LIS (la Lingua Italiana dei Segni, usata appunto da Antonio Pellegrino) a quella del raccontastorie-udente a voce.
L’esibizione così acquisisce una dimensione “visual / musical”, tra musica e teatro: il messaggio viene narrato a voce per gli udenti e vibrato visivamente in LIS per sordi e udenti.
Le ovvie differenze tra lingua visiva e lingua uditiva si annullano e rimane solo il messaggio.
La doppia accessibilità non limita, non impedisce, non prosciuga la comunicazione. Al contrario, consente all’autore e a tutti i fruitori, senza discriminazioni, di approfondire la comprensione del messaggio.
Risultato: i sordi percepiscono e vedono, gli udenti vedono e ascoltano: ognuno agisce ed è agito dai propri sensi.
Questa sera sarà probabilmente anche l’ultima esibizione di Antonio – che per fari motivi professionali seguirà d’ora in poi tutt’altro. Mi ha pure spedito una mail con delle parole bellissime:
“(…) un ringraziamento particolare a tutti i miei fan, amici, critici che hanno assistito e condiviso con me le emozioni che vi ho donato con le mie mani, con il mio corpo e con la mia anima artistica”.
Ciao Antonio, e grazie a te.
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )Il mistero di una notte di Spose
Solo nel post di oggi sono in grado di svelare un mistero di qualche notte fa, quando Gino Tocchetti, in giro per Padova, ha visto – io credevo “pensasse di aver visto” – una sposa di mezzanotte seguita da un corteo di testimoni ombrelluti. Una visione, appunto.
E invece no! Mi sono informata. Ed è davvero probabile, se non certo, che le pupille di Gino – e di altre decine di astanti – abbiano assistito ad un lavoro artistico di azione sul territorio promosso dal Progetto Giovani del Comune di Padova.
In questi giorni i ragazzi dell’Archivio Giovani Artisti Italiani sta dando vita ad una serie di performance di danza urbana dal titolo “Intervallo: Pausa – l’arte occupa nuovi spazi”.
Nell’ultima settimana e fino al prossimo 8 ottobre dei gruppi di danza urbana compariranno e scompariranno a sorpresa tra la gente del Listòn cercando di sorprenderla, o quanto meno, di creare uno “scompiglio positivo” tra i curiosi. L’obiettivo è proprio quello di creare uno scarto nelle dinamiche spesso alienanti della folla per offrire un altro punto di vista sulle architetture di vita della città.
Il progetto artistico alla base di questa iniziativa si fonda sui linguaggi delle arti performative (danz, musica, teatro) per creare ambienti diversi, esplorazioni, e corrispondenze emotive e sensoriali tra la gente e i paesaggi.
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( 1 so far )… con circuiti di mille valvole…
La citazione è solo per coloro che appartengono alla mia generazione (e a quella dei nostri genitori che si devono essere fatti due p… ad ascoltarci cantare ‘sta canzoncina…!).
Comunque i circuiti di mille valvole c’entrano su serio. Sono quelli del poderoso ciambellone dell’acceleratore di particelle del Consorzio RFX del CNR di Padova che ho visitato in una serata davvero fuori dal tempo.
Mi hanno messo pure il caschetto giallo per la 626!!! Ah… c’erano pure le patatine e lo spriz!!
Un caro saluto ai fisici, ai tecnici e agli ingegneri che mi hanno assistito. Soprattutto ai primi.
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