3 GIORNI A REGOLA D’ARTE
Che cos’hanno in comune Lupo Alberto e la cura del giardino? La filosofia dell’amore e la musica rock? La forma degli oggetti e il linguaggio della scienza? Scienza, Design, Giardino e … Amore!
Dal 16 al 18 aprile, nella palladiana Villa Caldogno a Vicenza, si tiene la Rassegna A Regola d’Arte. Il piacere di saper fare tra scienza, tecnologia e cultura.
Tema della Rassegna la riscoperta dell’incontro tra sapere e saper fare, tra cultura e competenza manuale.
Scienziati, designer, filosofi, autori di fumetti, musicisti e scrittori saranno chiamati a coppie a dialogare tra loro e con il pubblico; concerti, danza e proiezioni cinematografiche animeranno Villa Caldogno nelle varie serate; ‘laboratori aperti’ offriranno a grandi e piccini la possibilità di esplorare il ‘piacere di far bene le cose’ sotto la guida di maestri autorevoli; e per concludere dolci degustazioni.
La rassegna vuole concentrare l’attenzione sulla riscoperta dei saperi pratici, sul loro rapporto con la cultura ed il territorio, sul gusto di far bene le cose in ogni campo, dalla tecnologia fino agli affetti familiari.
Le discussioni sullo sviluppo e l’innovazione rischiano talvolta di rimanere astratte, trascurando la dimensione del rapporto tra sapere e saper fare, tra conoscenza e abilità manuale. Un tema di particolare rilevanza per il territorio e la sua ricca tradizione, fatta anche di saperi pratici e tecnologici, dove in qualche occasione ancora si può provare la soddisfazione di una cosa ben fatta, “a regola d’arte”, appunto.
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )Parole Legate
Palazzo Leoni Montanari è una garanzia per le mostre. Del resto per fare delle belle cose ci vogliono i soldi. E di certo a Bancaintesa, proprietaria del palazzo (non solo di quello) i soldi non mancano.
“Parole legate” è una mostra piccina ma molto intrigante in cui sono esposti libri, libroni e libretti, capisaldi della storia dell’arte della rilegatura in Europa, alle sue origini all’800.
E ho scoperto che, per rilegare i libri, c’è stato un tempo per la pelle di maiale, per il legno, per le borchie, per le stemmature e per le cornicette dorate. Un tempo in cui veniva considerato à la mode realizzare volumi giganteschi, un tempo in cui erano apprezzati quelli di dimensioni ridotte.
Due avvertimenti: i computer nell’atrio (messi a disposizione per la visita multimediale) non funzionano e il filmato dei monaci dell’abbazia di Praglia che restaurano i libri (bello, niente da dire) non si può riprendere. Per il resto, godetevi anche il palazzo, e non solo la mostra, perché è davvero magnifico.
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )