OMBRE CINESI TRA GLI SPRITZ

Posted on novembre 24, 2008. Filed under: Arte | Tag:, , , , , , , , |

L'entrata della Fabbrica 798 a Pechino

L'entrata della Fabbrica 798 a Pechino

Ci sono occasioni d’arte che nascono come delle favole ottocentesche.  Sentite questa…

Alla periferia di Pechino, sulla strada che porta all’areoporto, c’era una volta un complesso industriale che, ai tempi di Mao, oltre a essere formato da edifici militari, era abitato da operai del sogno socialista cinese. I lavoratori avevano dei privilegi quali: case, scuole, strutture sportive e culturali. Oggi gli operai e le loro famiglie non ci sono più, ma in uno di questi edifici è accaduto qualcosa di eccezionale, che non è sfuggito ai cacciatori di novità creative. La fabbrica 798 – così si chiama l’edificio che a noi interessa – è stata trasformata, come per incanto, in un centro culturale e artistico all’avanguardia, una versione Pechinese di Soho o di Tribeca: artisti hanno cominciato a popolare la zona,  si sono moltiplicati i negozi e le botteghe d’arte, hanno cominciato a sorgere ristoranti e localini. L’edificio adesso ospita mostre d’arte contemporanea in modo permanente e continuato. Un’arte molto alternativa, con installazioni decisamente provocatorie che sono state in grado di portare a scontri/incontri a livello sociale e nazionale.

Alcuni video-lavori dei protagonisti di questa ennesima rivoluzione artistica e culturale che subisce la Cina, saranno proiettati per tutta la settimana a Trieste, nell’iniziativa VideoSpritz.

 

Uno Spritz Time in “giallo”. Giallo come la Cina, a cui sono dedicati gli appuntamenti eno-video-artistici di quest’anno, guidati da Vittorio Tantucci (sinologo italiano residente a Pechino e curatore della rassegna), in cui, accanto ad un aperitivo (offerto) si può intraprendere un video-viaggio nelle suggestioni più attuali della Cina.

 

Gli altri artisti in mostra sono: Chen Hai Lu, Chen Qiang, Gao Wen Dong, Hao Lang, Jiao Yan, Li Xiao Jing, Lin Zhe Yue, Mao Yong Hua, Wang Yuan Yuan, Wu Di, Wu Qiu Yan, Yu Si Ming, Yuan Bo, Zhang Mei Jie, Zhang Ye Xing, Zheng Zhong, Zhu Xiao Qi e Zhu Yu.

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La via della seta a Pordenone

Posted on ottobre 5, 2008. Filed under: Arte | Tag:, , , , , |

L’Oriente è un argomento sempre più attuale e interessante, non bastasse il richiamo esercitato dalle Olimpiadi di Pechino che, in forma paralimpica, sono ancora in svolgimento. Il brulicare di convegni, incontri, mostre, attività, manifestazioni ed eventi sull’Oriente è sintomo della curiosità con cui la gente si rivolge a questo angolo di mondo, per noi europei davvero remoto e contrapposto, dunque ancor più misterioso e affascinante. La mostra “La via della seta – dal Mediterraneo all’Asia Centrale” è sintomo del grande interesse verso la civiltà asiatica e naturale prosieguo di un itinerario culturale intrapreso con l’esposizione intitolata “La via della seta e la Cina” ospitata l’anno scorso a Villa Varda.

Una mostra legata anche ad momento storico e culturale particolare per l’Asia, soprattutto per la Cina con le sue imprese olimpiche organizzative e sportive. Organizzata dal Comune di Brugnera in coedizione con la Provincia, l’esposizione sarà visitabile fino al 16 novembre a Villa Verla.

La scorsa mostra, dedicata alla Cina, registrò 8300 presenze in 2 mesi. Questa, grazie al materiale proveniente dalla vasta collezione di Adamo Covre, rispecchia un mondo completamente diverso, meno raffinato di quello del popolo cinese e pressoché sconosciuto. Le opere partono dal 1700 per arrivare ad oggi, presentando un’interessante e ampia carrellata di usi, tradizioni e abitudini di popoli asiatici – quali le tribù nomadi – che è impossibile da vedere in una sola mostra. Esplora infatti un Oriente che è quasi ancora Europa, come l’Anatolia, per poi entrare nelle terre mediorientali, sede delle più antiche civiltà, luogo della Genesi biblica. Quindi il Kirghizistan, l’Uzbekistan e il Turkmenistan, per poi giungere alle steppe della Mongolia e all’incrocio tra religione islamica e civiltà indiana del Pakistan.

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Il tesoro dell’Imperatore Oceanico

Posted on febbraio 17, 2008. Filed under: Mostre | Tag:, , , , , , , , |

Tutto quello che ha perso Palazzo Grassi a Venezia con la gestione Pinault, l’ha guadagnato Treviso con la Casa dei Carraresi della Fondazione Cassamarca.

Quella su Gengis Khan è la 4° mostra consecutiva (dopo il Celeste Impero, Venezia ‘900, Van Gogh, ecc..) che conferma la sede espositiva trevigiana come una ottimo circuito internazionale per far passare la cultura.

La mostra dedicata al Tesoro dell’Impero Mongolo – il più esteso di sempre nella Storia – è davvero impressionante per ricchezza di materiale, importanza dei pezzi esposti e capacità scenografica nel presentarli al pubblico.

Io , per esempio, mi sono sinceramente emozionata nel vedere a pochi centimetri da me la mitica “Paiza” , il lasciapassare di Marco Polo. Ma di chicche ce ne sono! Praticamente una sorpresa per ogni sala. Non perdetevela! Anche perché, una volta partita da Treviso, la mostra andrà a Roma e, se tanto mi dà tanto, potrebbe succede quello che è capitato con il “Celeste Impero” che, una volta giunta nella capitale, è stata ribattezzata “la mostra dell’anno” … beh.. noi ce n’eravamo accorti molto prima ma si sa nemo profeta in patria.

Comunque, come si dice i questi casi, “e non finisce qui”.

I soliti beninformati mi dicono che le prossime mostre alla Cà dei Carraresi sono: da maggio 2008 ad agosto 2008 A Timeless Land: Art in Australia; nel 2009 Lo splendore dei Ming e nel 2011 Manciù: l’ultimo impero.

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Il liquore di giada – Vol. II

Posted on gennaio 24, 2008. Filed under: Iniziative | Tag:, , , , , , , |

… e questa è la seconda parte!!

Per chi fosse ulteriormente curioso, o  casomai volesse diventare Maestro di Thè, vi lascio l’indirizzo dell’Associazione che ho incontrato: www.maestridelthe.it/index.html

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