Alle periferie della Fede
A chiunque si interessi di fotografia, come me per esempio, consiglio caldamente di andare a vedere tutte le mostre organizzate sul territorio. Perché, davvero, non ne ho ancora viste di scadenti.
Questa poi – “Genti di Dio” di Monica Bulaj – è davvero eccezionale. Tra l’altro, anche se ormai non la potete più visitare al Candiani di Mestre, in realtà questa mostra è solo la punta di un iceberg di un progetto antropologico molto serio che è andato veramente “alle periferie della Fede”di mezza Europa.
Si tratta di un viaggio nel sacro a contatto con territori nei quali convivono le grandi religioni. Lo spettatore si trova davanti ad ebrei che leggono il Corano, musulmane che pregano la Madonna ed altre immagini suggestive che sono di una straordinaria attualità ed importanza in questo particolare periodo storico
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )Nel covo del masnadiere
Quello con Fabio Furlan è stato un incontro che è andato oltre la classica intervista. Mi ha ricevuto nel suo ristorante (I Masnadieri di Mestre) e abbiamo parlato un po’ del più e del meno: famiglia, musica, televisione, vita…
Alla fine abbiado deciso di metterci vicino al pianoforte e realizzare l’intervista e, mentre tutto questo stava accadendo a Fabio è venuta l’idea di cucinarci qualcosa lì, su due piedi. Ecco quinche che da un servizio musicale è venuto fuori un prodotto televisivo misto tra “la prova del cuoco” e “roxy bar”. Grandioso. Non vi dico cosa mi ha preparato Fabio (per saperlo guardatevi il video) ma, per la cronaca, sappiate che era veramente eccellente e che tra me, il mio operatore Simone, Andrea, l’ufficio stampa e lo stesso Fabio abbiamo spazzolato i piatti in un attimo!
Fabio ha anche un sito su My Space, dove si sentono i suoi pezzi, si incontra virtualmente un sacco di gente e ci sono pure delle belle foto, insomma andateci!!!
http://www.myspace.com/furlanshoporchestra
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )Un museo per Mestre
Per chi fosse di Venezia e dintorni e non fosse andato a vedere questo piccolo gioiellino, beh.. ha fatto male!
“Mestre ‘900” è stata una delle poche occasioni in cui poteva capitare il miracolo delle cultura: entrare ignorando l’argomento della mostra ed uscire con in tasca nuove conoscienze.
In questa mostra ospitata al Centro Candiani, è stata letteralmente srotolata la storia – breve, contrastata e intrisa di lotte operaie, industriali e sociali – di Mestre. La scelta espositiva è stata per un approccio cronologico, a tappe, spiegate attraverso documenti originali, foto, articoli di giornale, pubblicità, modellini, planimetrie, insomma tutto quello che ha costututo, dalla sua fondazione. la “cultura sottile” di una città.
Commoventi le foto della Madonna Pellegrina dentro il Petrolchimico e quelle dei murales giganteschi di epoca fascista dipinti sulle mura esterne dei palazzoni di quella che una volta era la CITA.
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )I teatri ritrovati
A distanza di neppure 10 giorni l’uno dall’altro, sul fine del 2007, sono stati restituiti alla cittadinanza due storici teatri: il Toniolo di Mestre e il Comunale di Vicenza.
Per il primo si è trattato della fine di un restauro durato anni e che ha visto il recupero di certi spazi persi nel corso degli anni, come il Foyer. Per il secondo invece si è trattato di una vera inaugurazione, che ha coronato 60 anni di tentativi (sempra andati a vuoto) di dotare il capoluogo berico di un Teatro Comunale.
Detto questo.
Del Toniolo restaurato mi hanno fatto morire i camerini e tutte le strutture “dietro le quinte”, realizzate ognuna con un colore diverso. Veramente … trendy!!
Del Comunale di Vicenza mi ha colpito la sobrietà e l’eleganza del legno, usato praticamente su ogni superficie.
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )Electric Gipsy Night a Mestre
Avrei voluto scrivere che è stata una notte “bellissima”.
In realtà il mio giudizio è più sbilanciato sull’ago dell'”interessante”. In occasione della chiusura del primo Padiglione Rom di arte contemporanea alla Biennale di Venezia (Paradise Lost), il Parco San Giuliano di Mestre, ancora nel novembre scorso, ha ospitato ‘Electric Gipsy Night, una festa di musica e cultura gitana con i KAL, band serba dalle sonorità blues balcaniche. L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Venezia in collaborazione con L’OSI (Open Society Institute) di Budapest. L’idea era quella di contribuire alla conoscenza del popolo Rom e della loro cultura al di fuori dei soliti pregiudizi che, mai come tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, hanno dato i loro deprecabili frutti in Italia e nel Veneto.
Senza nulla togliere all’encomiabile scopo della serata, per troppe vole le parole, soprattutto quelle degli amministratori e della politica, hannjo interrotto un flusso di emozioni che, a mio parere, parlava da sè, dimostrando da solo, senza bisogno di aiuto, la potenza e la forza di una tradizione che ci è ignota…
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