DONNA AFRICA

Posted on marzo 15, 2012. Filed under: Arte | Tag:, , , , , , |

Questa è una mostra giornalisticamente datata ma, sapendo che da almeno 2 anni è itinerante sul territorio nazionale, la considero come una Rassegna Globale che di certo avrà toccato molte più realtà di quante io possa immaginarne. Perdonate, anche questa volta, il contesto un po’ ecclesiastico ma l’importante credo sia davvero il contenuto.

 

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VENEZIA E L’ARMENIA IN UNA MOSTRA

Posted on gennaio 22, 2012. Filed under: Arte | Tag:, , , , , , , , , |

A prescindere dal fatto che io andrei sempre a tutte le mostre organizzate al Museo Correr (e non ho paura di dirlo), ci sono alcune esposizioni che mi solleticano di più. Quelle che riguardano i libri o la carta sono tra queste. Perchè sono cresciuta in mezzo ai libri. Non tanto (e non solo) leggendoli, ma verificando la loro presenza in qualsiasi anfratto di casa mia, come colonne improvvisate sopra i termosifoni, come paraventi tra una stanza e l’altra, come reggi-tutto e riempi-tutto, insomma protagonisti fisici e assoluti della mia quotidianità.

Quindi credo che da qui al 10 aprile mi prenderò mezza giornata del mio tempo e andrò a visitare “Armenia. Impronte di una civiltà” al Museo Correr. Leggo dal comunicato stampa che, oltre a reperti ed oggetti di immaginabile bellezza ed interesse, ci sarà anche splendido, imperiale e immenso il famoso   “Libro del Venerdì”,  ovvero il primo libro in lingua armena, datato 1512 e stampato proprio a Venezia dal pioniere della stampa armena, Hacob Meghapart. Un libro che ha cinque secoli e che è la Storia di una Nazione e quindi un po’ anche la Storia dell’Uomo.

Per i cuori più arditi, sempre nel medesimo Museo, probabilmente qualche stanza più in là, c’è un altro pilastro delle nostra Storia, la Bibbia di Gutemberg (una delle tre copie presenti in Italia, credo).

Tra l’altro Yerevan, la capitale armena, è stata dichiarata dall’Unesco capitale mondiale del libro per l’anno 2012. Potrebbe essere un motivo valido – per chi ne ha la possibilità – di andare alla scoperta di un popolo che per l’Italiano medio purtroppo, non fosse per la “Masseria delle Allodole”, è alquanto misterioso. E pensare che a Venezia c’è l’Isola degli Armeni, dove c’è una delle Biblioteche più preziose d’Europa.

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URBANIZE ME

Posted on aprile 16, 2010. Filed under: Arte | Tag:, , , , , , , |

La notizia è già di qualche giorno fa: Vicenza e Padova assieme per la street art. I due capoluoghi veneti hanno scelto di firmare in tandem un progetto per poter accedere ai finanziamenti messi a disposizione dal Governo e dall’Anci per promuovere una politica organica che sappia investire sui giovani come risorsa.

Il costo del progetto, che verrà attuato solo se i soldi arriveranno però (ahi ahi ahi), ammonta a 62.500 euro.

Il progetto ideato, chiamato “Urbanize-me”, di cui il Comune di Padova è capofila, prevede una serie di azioni, alcune delle quali coinvolgeranno anche Vicenza. Tra gli eventi principali l’allestimento di una mostra collettiva itinerante delle opere dei writers che raggiungerà sia Vicenza che Padova. Inoltre l’iniziativa verrà promozionata coinvolgendo anche le scuole della città.
Collaborano alla realizzazione dell’iniziativa la Società Cooperativa Sociale Cosmo di Vicenza e per Padova l’associazione di promozione culturale Ologram e la cooperativa sociale Stella Polare.

Il progetto fa seguito ad un’iniziativa che l’assessorato alle politiche giovanili di Vicenza ha promosso nel 2009 con la quale sono stati individuati degli spazi da affidare ai writers per la realizzazione di murales come risposta ai fenomeni di imbrattamento degli edifici e dei monumenti.

L’unica notizia certa è che anche quest’anno verranno messi a disposizione degli spazi ed in particolare pareti mobili che verranno collocate in luoghi simbolici della città e che costituiranno una mostra itinerante..

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Anne Frank a Verona

Posted on aprile 11, 2010. Filed under: Mostre | Tag:, , , , , , , , |

Si è aperta a Palazzo Forti di Verona questo fine settimana  la mostra internazionale itinerante Anne Frank – Una storia attuale, che racconta la persecuzione degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale attraverso la biografia di Anne Frank. Le fotografie, in gran parte inedite, le immagini e le citazioni delle pagine del diario di Anne fanno emergere le condizioni in cui una famiglia ebrea fu costretta a vivere durante il periodo nazista.

Nella mostra, ideata e prodotta dalla Fondazione Anne Frank di Amsterdam, saranno esposti alcuni pannelli relativi al periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale, nei quali l’attenzione si focalizza sull’attività dei Tribunali Internazionali e sulla difesa dei diritti umani.

La storia di Anne rappresenta il filo conduttore dell’esposizione, che è suddivisa in cinque periodi. 1929-1933: i primi quattro anni di vita di Anne, l’ascesa del Partito Nazionalsocialista in Germania ( Temi: il nazionalismo e la ricerca del capro espiatorio); 1933-1939: la fuga in Olanda della famiglia Frank – l’espulsione degli ebrei dalla Germania e la loro persecuzione (Tema: la “pulizia etnica”); 1939-1942: l’inizio della persecuzione degli ebrei (Tema: il coraggio civile); 1942-1945: il periodo di clandestinità dei Frank nell’alloggio segreto, il diario di Anne e la deportazione (Tema: la Shoah); dal 1945 a oggi: le reazioni alla pubblicazione del diario e la società del dopoguerra (Temi: i diritti umani e le responsabilità individuali nel mantenimento della democrazia).

La mostra rimarrà aperta fino al 13 giugno.

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Quando i Dogi regalavano “anatre”

Posted on marzo 28, 2010. Filed under: Mostre | Tag:, , , , , , , , , |

Mancano pochi giorni alla chiusura della mostra “Oselle Veneziane. Il DONO DEI DOGI”, che espone per la prima volta a Venezia, nelle Sale monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, la collezione di Oselle della Banca Popolare di Vicenza, l’unica raccolta privata completa delle preziose monete dogali attualmente visibile al pubblico.

In amostra c’è l’intero corpus di oselle – monete considerate fra le più importanti al mondo per bellezza iconografica e significato storico – che i Dogi donavano ogni anno alle famiglie nobili della Serenissima in sostituzione dell’antico dono tradizionale di anatre (“oselle”, appunto, in lingua veneta). Attraverso una paziente ricerca sui mercati numismatici nazionali ed internazionali, durata oltre dieci anni, la Banca Popolare di Vicenza è riuscita a raccogliere, riportandole in Veneto, tutte le Oselle costituenti la storica serie coniata in 275 anni dalla Serenissima, a partire dal 1521 fino alla sua caduta.

Io ho avuto l’opportunita’ di vederle esposte nella loro sede usuale – che è il caveau della sede della Banca, a Vicenza – ma credo che poter ammirare queste monete rarissime nei luoghi dove forse, 5 secoli fa, sono state assegnate con emozione e riconoscenza, sia sicuramente più suggestivo.

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PAGINE IN CORSO

Posted on marzo 27, 2010. Filed under: Idee | Tag:, , , , , , , , , , |

Oggi a Vicenza, un’intera giornata dedicata… alla carta! Prodotto artigianale ed industriale, oggetto da collezione, strumento per attività di laboratorio, ma soprattutto utilizzata per scrivere: è la proposta dell’associazione “I portici di Corso Fogazzaro”.

“Pagine in Corso, mostra mercato del libro antico e della carta” è un’iniziativa curiosa, un modo per scoprire tutti gli usi della carta grazie alla collaborazione delle 2 più importanti biblioteche della città, la Bertoliana e La Vigna.

In piazza dei Carmini, il mattino dalle 10.30 e il pomeriggio dalle 15.30, l’associazione ProGet dell’Ulss6 sarà disponibile per spiegare come si crea la cartapesta, l’associazione Olivotto mostrerà come rilegare la carta, mentre InAnticaCarta farà vedere come si produce la carta.

Accanto alla chiesa di San Lorenzo la biblioteca Bertoliana curerà lo stand “La biblioteca esce”, mettendo a disposizione alcuni percorsi di lettura elaborati dall’ufficio consulenza e le pubblicazioni edite dalla storica istituzione di contrà Riale.

Inoltre verranno esposti libri nelle vetrine dei negozi della città abbinando il tema dei volumi alla tipologia del negozio, mentre manoscritti e volumi rari raccolti in Bertoliana, che non è possibile esporre all’aperto, saranno presenti grazie alle immagini proiettate su uno schermo allestito da Audio Video Club.

Oltre alla “mostra mercato del libro, della stampa e di tutto ciò che è di carta”, ci saranno esposizioni di libri antichi provenienti da tutta Italia e visite guidate alla biblioteca internazionale La Vigna che per l’occasione sarà aperta tutto il giorno.

A completare l’offerta della giornata saranno le presentazioni di libri con la presenza degli autori, accanto alla chiesa di San Lorenzo, curate dalla Libreria Galla.

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TRIESTE RENDE OMAGGIO A TADEUSZ KANTOR

Posted on marzo 22, 2010. Filed under: Mostre | Tag:, , , , |

Al grande artista polacco, una delle figure più emblematiche ed eclettiche della scena teatrale del novecento, Trieste Contemporanea dedica una mostra  – inaugurata sabato – e una serie di approfondimenti filmici e di conversazioni. L’iniziativa è promossa nella ricorrenza del 95esimo della nascita e del ventennale della morte di Tadeusz Kantor. Realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Venezia, l’Associazione Culturale Artspace, la Galerie de France di Parigi e lo Studio Tommaseo di Trieste, la mostra, a cura di Gabriella Cardazzo, presenterà 45 opere su carta concepite dal grande maestro fra il 1947 e il 1990. Si tratta di disegni che Tadeusz Kantor usava pensare come preparatori all’evento teatrale e perfino come parte integrante dell’allestimento scenico. Fra di essi un gruppo di disegni legati a ‘Crepino gli artisti’, spettacolo che nel 1985 mette in scena il tema della creazione artistica e il rapporto fra memoria, oblio e identità.

L’attività di Tadeusz Kantor si dilata e si articola in una serie di pratiche – pittura, disegno, scultura, happening, spettacolo teatrale, senza soluzione di continuità, anticipatrici di tendenze e movimenti ben tratteggiati nell’arte euro-americana.

I disegni esposti a Trieste ci riportano a personaggi dei suoi spettacoli, come ai suoi Emballages (1962), agli oggetti che si trasformano e defunzionalizzano (le macchine di tortura).

I rari materiali kantoriani esposti sono parte di una importante collezione parigina e arrivano a Trieste dopo la mostra che si è appena conclusa ai Magazzini del Sale di Venezia, organizzata dall’Accademia di Belle Arti.

La mostra si potrà visitare fino al 12 maggio, con orario da lunedì a sabato 17-20 ad ingresso libero.

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The DramaClub Changes

Posted on ottobre 18, 2008. Filed under: Mostre | Tag:, , , |

Credo valga la pena segnalare che dal 18 al 26 ottobre 2008 si svolgerà, a Villa Orsini di Scorzè, la mostra The Dramaclub Changes. Un omaggio a Giulio Antonini, scomparso tragicamente il 12 gennaio 2008 (nello schianto di un Piper a Preganziol n.d.a.). Undici artisti raccontano, in una sorta di diario di gruppo fatto di pagine strappate e appunti, la storia di una passione. La passione di un ragazzo per la sua arte, la passione dei suoi amici che per ricordarlo hanno deciso di raccontarla.

Ingresso libero.

 

Giulio dipingeva, suonava e scriveva canzoni, aveva creato un gruppo virtuale chiamandolo The Dramaclub, il titolo della mostra nasce da questa idea: il desiderio era quello di trasformare in realtà il nome di un progetto virtuale.

 

The Dramaclub changes è quindi il nome di un cambiamento obbligato, di un progetto divenuto reale che ha coinvolto altri undici artisti. I loro nomi sono: Marta Antonini, Laura Barbon, Ines Bortolatto, Vito Campanelli, Igor Compagno, Melania Danesin, Monica Gallinaro, Barbara Girotto (“vecchia” conoscenza di 6 x 1, tra l’altro), Paolo Loschi, Carmen Panizzo, Walter Pattaro.

Le opere così accomunate si trasformano in uno specchio collettivo, una sorta di diario di gruppo a cui anche il visitatore può aggiungere una storia semplicemente riflettendosi in questi racconti.

Il Comune di Scorzè, nel giugno appena passato ha dedicato a Giulio anche uno spazio ricreativo. Sul sito del Comune di Scorzè  ci sono le immagini.

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Battaglia per una mostra

Posted on marzo 13, 2008. Filed under: Artisti | Tag:, , , , , , , , |

Finalmente lo scrivo. Riuscire a mandare in onda questo servizio è stata un’impresa. Non per la disponibilità degli intervistati. Bensì per il concetto di cosa sia lecito mandare in onda e cosa no.

Diego Domenico Testolin, l’artista in questione, è un giovane di talento, un illustratore, che ha scelto di seguire un progetto di ricerca stilistica e tametica molto personale, per non dire unica: la scena del crimine. E questo non solo sull’onda del successo di serie come CSI, etc. etc. ma perchè nella vita di tutti i giorni il suo lavoro è uno dei più singolari: illustratore di identikit per la Polizia.

E’ naturale che le opere proposte da Testolin siano naturalmente crude e forti, ispirate alla violenza che, per lavoro, è costretto a vedere quasi ogni giorno. E così nelle sue tele graffianti ci sono gli occhi spenti di una prostituta uccisa, oppure i corpi senza vita di giovani donne, e ancora, arti mutilati e tanto dolore. Sono lavori forti, dalle pennellate vischiose, che colpiscono, che amozionano, che disturbano, che si attaccano all’anima di chi vede e forse per questo non sono opere per tutti.

Ecco perchè in redazione, durante il montaggio del pezzo, c’è stata anche una piccola discussione sul fatto che fosse  corretto mettere in onda “certe immagini crude”.

Ebbene io in queste opere non ho visto alcuna sconvenienza. Pur ammettendone la forza inusuale, ci ho intravisto, oltre all’orrore, anche la vita, la restituzione, attraverso il colore e la perizia del segno, della dignità di corpi forse rimasti senza nome. Come un omaggio artistico a tutte quelle vittime di una violenza cieca e barbara che solo Testolin ha potuto conoscere. Poi, a voi il giudizio se sia arte. A me sembra di si. 

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Alle periferie della Fede

Posted on febbraio 25, 2008. Filed under: Mostre | Tag:, , , , , |

A chiunque si interessi di fotografia, come me per esempio, consiglio caldamente di andare a vedere tutte le mostre organizzate sul territorio. Perché, davvero, non ne ho ancora viste di scadenti.

Questa poi – “Genti di Dio” di Monica Bulaj – è davvero eccezionale. Tra l’altro, anche se ormai non la potete più visitare al Candiani di Mestre, in realtà questa mostra è solo la punta di un iceberg di un progetto antropologico molto serio che è andato veramente “alle periferie della Fede”di mezza Europa.

Si tratta di un viaggio nel sacro a contatto con territori nei quali convivono le grandi religioni. Lo spettatore si trova davanti ad ebrei che leggono il Corano, musulmane che pregano la Madonna ed altre immagini suggestive che sono di una straordinaria attualità ed importanza in questo particolare periodo storico

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