SAN GIORGIO IN GOGNA, UNO SCRIGNO MILLENARIO
Un restauro recentissimo per una chiesetta antichissima. Il luogo è Vicenza, alle pendici del Monte Berico. Se scegliete di dare la schiena allo stradone e guardare la chiesetta di san Giorgio in Gogna dal sotto in su, si può ancora immaginare di essere immersi in un altro secolo.
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )un giorno, in basilica
Ormai ci siamo, a Vicenza, per la restituzione della Basilica Palladiana alla città. Ieri ho assistito al sopralluogo per verificare lo stato dei lavori e devo dire che mi ha davvero impressionato. Non tanto per quanto ho potuto constatare attraverso gli occhi (il restauro è davvero ormai completo e sembra tutto perfetto) ma sapendo il lavoro che c’è alla base di tanta bellezza ritrovata.
La grande volta di copertura è stata infatti completamente smontata e rimontata sostituendo con travi in legno lamellare l’ossatura in calcestruzzo armato, che risultava degradata in modo irreparabile. Il paramento lapideo interno ed esterno del salone è stato pulito, consolidato e protetto, così come quello dell’intero loggiato, la cui struttura a volte è stata consolidata. Il soprastante pavimento in pietra è stato quindi pulito ed integrato, dopo aver disposto i necessari condotti impiantistici, mentre le facciate del piano ammezzato sono state sistemate intervenendo sugli intonaci e sull’apparato in pietra. Sono stati inoltre restaurati gli infissi del grande salone, che verranno ricollocati appena verrà terminata la realizzazione del pavimento.
Il cantiere è ora in fase di ultimazione delle opere al piano di copertura del loggiato e alla stesura dei condotti impiantistici all’interno del grande salone, cui seguirà la realizzazione del pavimento in “terrazzo”. Nei prossimi giorni, invece, verrà rimosso l’ultimo ponteggio che circonda tutta la grande struttura del coperto al livello del piano terrazza.
Nel dettaglio le operazioni condotte sul coperto sono iniziate con lo smontaggio del rivestimento ligneo, interno, e di quello in rame, esterno. Successivamente si è proceduto alla rimozione dei grandi arconi in calcestruzzo armato. A questo punto è partita la fase di montaggio con il posizionamento dei nuovi arconi in legno lamellare, quindi sono stati ricollocati in opera i rivestimenti ligneo e in rame.
Nel corso dell’operazione di rimontaggio sono stati inoltre inseriti nella copertura tutti i necessari elementi impiantistici dedicati sia al sistema di illuminazione che a quello di aerazione del salone.
La parte più consistente del lavoro oggi in corso riguarda la Domus e la corte dei Bissari.
Per quanto riguarda la Domus, dopo gli scavi in fondazione per le necessarie opere di consolidamento, si sta procedendo alla definizione del vano scale e di quello per l’ascensore. Contestualmente si stanno sistemando i diversi ambienti destinati ad ospitare gli uffici della Basilica, compresa la sala di controllo e gestione degli impianti.
Va ricordato che l’inaspettato ed eccezionale ritrovamento archeologico di corte dei Bissari durante le operazioni di scavo del piano fondale ha comportato una radicale revisione delle previsioni progettuali sia in termini propriamente tecnici, per le modalità di consolidamento delle fondazioni della Domus, sia rispetto all’articolazione dello spazio al di sotto della corte dei Bissari.
Per quanto attiene, infine, la corte dei Bissari sono state demolite le strutture realizzate in fasi successive negli ultimi 40-50 anni e si sta ora procedendo al completamento dello scavo per la realizzazione della nuova struttura destinata ad ospitare le centrali impiantistiche al servizio della Basilica e della Domus.
Terminata la realizzazione delle strutture murarie previste per la corte dei Bissari, verranno posizionate le attrezzature impiantistiche e stesi i condotti che, dopo aver attraversato la Domus in cavedii appositamente realizzati, verranno collegati a quelli già stesi nel corpo della Basilica.
E noi aspettiamo pazienti..
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )Rosso Fabrizia
Se l’arte avesso un colore, quello di Fabrizia – l’artista che ho incontrato alle ottime Officine Artistiche di Treviso – sarebbe il rosso. Questa ragazza dipinge corpi sinuosi su tele grandissime a colori rigorosamente caldi. Se avessi spazio in casa, magari un suo quadro lo accetterei volentieri..
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )I teatri ritrovati
A distanza di neppure 10 giorni l’uno dall’altro, sul fine del 2007, sono stati restituiti alla cittadinanza due storici teatri: il Toniolo di Mestre e il Comunale di Vicenza.
Per il primo si è trattato della fine di un restauro durato anni e che ha visto il recupero di certi spazi persi nel corso degli anni, come il Foyer. Per il secondo invece si è trattato di una vera inaugurazione, che ha coronato 60 anni di tentativi (sempra andati a vuoto) di dotare il capoluogo berico di un Teatro Comunale.
Detto questo.
Del Toniolo restaurato mi hanno fatto morire i camerini e tutte le strutture “dietro le quinte”, realizzate ognuna con un colore diverso. Veramente … trendy!!
Del Comunale di Vicenza mi ha colpito la sobrietà e l’eleganza del legno, usato praticamente su ogni superficie.
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