Il tesoro dell’Imperatore Oceanico
Tutto quello che ha perso Palazzo Grassi a Venezia con la gestione Pinault, l’ha guadagnato Treviso con la Casa dei Carraresi della Fondazione Cassamarca.
Quella su Gengis Khan è la 4° mostra consecutiva (dopo il Celeste Impero, Venezia ‘900, Van Gogh, ecc..) che conferma la sede espositiva trevigiana come una ottimo circuito internazionale per far passare la cultura.
La mostra dedicata al Tesoro dell’Impero Mongolo – il più esteso di sempre nella Storia – è davvero impressionante per ricchezza di materiale, importanza dei pezzi esposti e capacità scenografica nel presentarli al pubblico.
Io , per esempio, mi sono sinceramente emozionata nel vedere a pochi centimetri da me la mitica “Paiza” , il lasciapassare di Marco Polo. Ma di chicche ce ne sono! Praticamente una sorpresa per ogni sala. Non perdetevela! Anche perché, una volta partita da Treviso, la mostra andrà a Roma e, se tanto mi dà tanto, potrebbe succede quello che è capitato con il “Celeste Impero” che, una volta giunta nella capitale, è stata ribattezzata “la mostra dell’anno” … beh.. noi ce n’eravamo accorti molto prima ma si sa nemo profeta in patria.
Comunque, come si dice i questi casi, “e non finisce qui”.
I soliti beninformati mi dicono che le prossime mostre alla Cà dei Carraresi sono: da maggio 2008 ad agosto 2008 A Timeless Land: Art in Australia; nel 2009 Lo splendore dei Ming e nel 2011 Manciù: l’ultimo impero.
Ottime visioni!
I servizi sono ben selezionati e stimolanti, ci portano a conoscere in tono moderato e sufficientemente curioso un Veneto che non è solo la terra dei “schei” ma anche terra ricca di luoghi, occasioni e segmenti di vita che ci confortano in q
Per quanto sia un prodotto per così dire fatto in casa ritengo sia una merce alquanto rara per una televisione locale.Ottima la sigla, purtroppo ci assalgono le interruzione per la pubblicità.
Coraggio! Andate avanti così, a raccontare il “bello”, supremo privilegio degli intelligenti e delle persone illuminate (sempre più rare) che lo sanno sicuramente apprezzare.
Giorgio
Giorgio
febbraio 27, 2008