Ben ritrovato Castel Thun
Dopo una lunga stagione di restauri Castel Thun apre al pubblico. Sarà l’evento culturale dell’anno, il più importante per la Provincia autonoma di Trento e soprattutto per la Valle di Non, che aspetta da tempo la riapertura di questa residenza fiabesca. Il maniero unisce il bel palazzo signorile circondato da ampi giardini ad un complesso sistema di fortificazioni, costituito da torri, bastioni, fossati e muraglie.
Castel Thun è un magnifico quanto raro esempio di dimora principesca a conservare ancora gli arredi originali, oltre ad una ricca pinacoteca e a preziose collezioni d’arte. Esempio tra i più interessanti di architettura castellana è stato un luogo molto significativo per la storia del principato vescovile di Trento: qui morì nel 1800 Pietro Vigilio Thun, l’ultimo principe vescovo della secolare storia del Principato vescovile trentino.
L’aspetto più affascinante di Castel Thun è che non ha mai smesso di essere abitato, conservandosi nel tempo come dimora arredata, specchio del gusto della famiglia, ma anche del confort e delle esigenze degli esponenti di un ricco casato. Dicono che Rinascimento, Settecento, Impero e Biedermaier convivano nelle sale attraverso secretaires, cassettoni a ribalta, stipi, divani, comodini stile impero, stufe ad olle, argenteria, porcellane, vetri da tavola, armi bianche, forzieri, carrozze, slitte, oltre a dipinti della scuola dei Bassano, ritratti di Giambattista Lampi, Crespi, Molteni, Garavaglia, Procaccini, Bergler, sculture dell’Insom fanno di questa dimora un gioiello da scoprire!!!
Nel percorso espositivo ci sono anche filmati e installazioni multimediali tridimensionali sulla storia del castello e della famiglia Thun (che è una delle più antiche, se non la più antica, famiglia nobile del Trentino, documentata già nel 1050)
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