Maledette Scarpe
Non è vero che gli oggetti non hanno un’anima. Alcuni hanno pure altri attributi. Maledette scarpe: mi osservano. Dalle vetrine. Hanno gli occhi. Per niente il Dio delle Cose le ha create in coppia, proprio come gli occhi. Anche ieri pomeriggio non ho resistito. Anche oggi non resisterò. L’unica via di uscita è chiudersi in casa.
La maggior parte della gente crede che parta tutto da noi, dalla nostra vanità o dalla nostra devozione allo shopping compulsivo. Ma la verità è che siamo vittime. Perchè loro ci osservano, sì, occhieggiano, ma, spudorate, lo fanno solo con noi, con chi le può vedere, con quel popolo eletto ma condannato che siamo noi donne. Non abbiamo scampo. Bisogna che si sappia questa verità: sono le scarpe che ci chiamano. La nostra lotta è quotidiana e sfiancante: cerchiamo di resistere ad ogni passo. Ma loro sono troppe, tantissime! E vogliono noi…
E come cantano Renato Zero ed Elio e Le Storie Tese:
“Scarpe di me..a che costano milioni all’uomo!!”
“Cosa sono i milioni quando in cambio ti danno le scarpe”
Simone Favaro
settembre 19, 2008
A me piace molto sfilare le scarpe alle donne… beh, certo non dopo un’oretta di jogging
ginotocchetti
settembre 20, 2008
Eh eh eh, le scarpe! Io riesco a resistere solo perché ho altri oggetti che mi attanagliano: i calzini colorati e, talvolta, le borse. I calzini colorati, ahi ahi, non mi lasciano in pace, mi acchiappano al volo e mi tengono stretta finché li compro. E anche dopo!
exploradora
settembre 22, 2008