Pensaci Zaia

Posted on aprile 2, 2010. Filed under: Della Materia dei Blog | Tag:, , , , , , |

In Italia vi sono 360 mila persone con  autismo e 360 mila famiglie che af­frontano l’autismo da sole. Dal punto di vista numerico, vuoi dire che il sei per mille della popolazione è affetta da una sindrome che interessa molti più italiani della celiachia, della trisomia 21 (Down), della cecità e della sordità.

Eppure non esistono servizi diffusi su tutto il territorio italiano che tengano conto di questa realtà. L’unico problema in via di soluzione è quello della diagnosi precoce, ma per­mane il vuoto della presa in carico. Quindi, quando una delle 360 mila famiglie riceve questa difficile dia­gnosi si ritrova di punto in bianco con due grandi problemi: la consapevolez­za di una patologia complessa e l’asso­luta mancanza di risposte da parte del servizio socio-sanitario.

Questo problema è comune a tutte le regioni italiane, con l’eccezione di qualche area fortunata, e spinge le famiglie a inseguire ipotesi di trattamento inu­tili, dannose e spesso molto costose.  Pertanto la diagnosi precoce rende indispensabile la presa in carico pre­coce che preveda interventi efficaci e intensivi. La dimostrazione scienti­fica che corretti trattamenti di tipo cognitivo – comportamentale danno risultati apprezzabili si è di recente avuta in un trial presso l’Istituto Mind in California.

L’autismo rappresenta oggi un grave problema in campo educativo: infatti anche la qualità dell’integrazione sco­lastica nella scuola dell’infanzia e dell’obbligo lascia molto a desiderare nel caso di bambini e ragazzi con autismo.

Le figure presenti degli insegnanti di sostegno e curriculari  spesso non hanno la formazione professionale adeguata per realizzare con continuità una vera inclusione.

Nel 2008,  il Tavolo Nazionale per l’Autismo promosso dal Ministero del­la Salute in collaborazione con le As­sociazioni dei familiari, ha redatto un Relazione Finale che definisce le Li­nee Guida per l’organizzazione dei servizi e i Protocolli più idonei per la diagnosi e il trattamento dell’autismo.

Tale Relazione Finale è una pietra miliare nella storia italiana di approc­cio all’autismo ma deve essere recepita al più presto dalla Conferenza Stato-Regioni per la sua coerente applica­zione in ambito regionale.

Pensaci Zaia…

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Una Risposta to “Pensaci Zaia”

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Ciao Giulia,
è vero, hai ragione da vendere in merito a questo tema, purtroppo. Chissà che la festività pasquale faccia riflettere anche su questi temi. Me lo auguro!
L’integrazione culturale ed umana nasce e lavora per piccoli passi, e dalle piccole cose, che se vengono facilitate, possono cambiare e migliorare un po’ la nostra vita.


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