Electric Gipsy Night a Mestre
Avrei voluto scrivere che è stata una notte “bellissima”.
In realtà il mio giudizio è più sbilanciato sull’ago dell'”interessante”. In occasione della chiusura del primo Padiglione Rom di arte contemporanea alla Biennale di Venezia (Paradise Lost), il Parco San Giuliano di Mestre, ancora nel novembre scorso, ha ospitato ‘Electric Gipsy Night, una festa di musica e cultura gitana con i KAL, band serba dalle sonorità blues balcaniche. L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Venezia in collaborazione con L’OSI (Open Society Institute) di Budapest. L’idea era quella di contribuire alla conoscenza del popolo Rom e della loro cultura al di fuori dei soliti pregiudizi che, mai come tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, hanno dato i loro deprecabili frutti in Italia e nel Veneto.
Senza nulla togliere all’encomiabile scopo della serata, per troppe vole le parole, soprattutto quelle degli amministratori e della politica, hannjo interrotto un flusso di emozioni che, a mio parere, parlava da sè, dimostrando da solo, senza bisogno di aiuto, la potenza e la forza di una tradizione che ci è ignota…
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