La Fondazione March
Se ho fatto un errore nell’affrontare la realizzazione di questo servizio, è che non ho chiesto il perchè di un nome così esotico “Fondazione March”. Per cui proprio il nome resta e resterà un mistero.
Per il resto, l’iniziativa è piuttosto semplice: è un centro culturale multidisciplinare con sede a Padova e luogo di incontro e di apprendimento. Essa dà vita ad una programmazione artistica di qualità seguendo sia i giovani talenti ma sostenendo anche artisti affermati.
Poi, come è ovvio, la Fondazione cerca di diffondere l’arte contemporanea e contribuire alla creazione di un sistema locale ad essa dedicato, per proporre lgli eventi artistici come chiave di lettura dello sviluppo contemporaneo e come “strumento” di integrazione sociale, di confronto multi-culturale e di riqualificazione territoriale.
Ma la cosa più carina è che l’identità stessa della Fondazione è un’opera d’arte, così come il suo naming, nato grazie all’incontro e al confronto tra Silvia Ferri, ideatrice del progetto, e l’artista Johnathan Monk.
Quando sono andata a realizzare il servizio in Fondazione c’era l’allestimento dell’artista israeliana Yael Bartana. Very interesting!
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